26 aprile 2024

Piano strategico della politica agricola comune 2023-2027. Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale

In GU Serie Generale n. 95 del 23 aprile 2024 è stato pubblicato il Decreto 14 marzo 2024 del Ministero delle Finanze: il “Cofinanziamento nazionale pubblico a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987 per l’annualita’ 2023 del Piano strategico della politica agricola comune (PAC) 2023-2027 – Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). (Decreto n. 4/2024)“. 

Come stabilisce l’articolo 1 del decreto il cofinanziamento statale a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987, per l’annualità 2023, del piano strategico nazionale che beneficia del sostegno del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale ai sensi regolamento (UE) n. 2115/2021 – sulla base della ventilazione annuale degli interventi di sviluppo rurale per il periodo di programmazione 2023-2027 della spesa pubblica distinta per quota FEASR, cofinanziamento nazionale pubblico a carico del citato Fondo di rotazione e quota a carico dei bilanci delle regioni e delle province autonome – ammonta complessivamente ad euro 1.244.982.895,36.

Allo stesso articolo, il quarto comma prevede che ai fini della verifica dello stato di attuazione degli interventi cofinanziati, le amministrazioni titolari degli stessi comunicano i relativi dati al sistema di monitoraggio unitario di cui all’art. 1, comma 55, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, sulla base di un apposito protocollo di colloquio telematico.

In allegato al decreto il Piano finanziario di dettaglio degli interventi di sviluppo rurale PAC 23-27.

Fonte: Gazzetta Ufficiale

24 aprile 2024

Istat: è online SITUAS, il nuovo portale per la gestione del territorio

L'Istat rende disponibile la prima release del Portale del Sistema Informativo Territoriale delle Unità Amministrative e Statistiche (SITUAS) che raccoglie in maniera organica e coerente il patrimonio dell’Istat su codici, denominazioni, classificazioni e variazioni degli enti territoriali amministrativi e delle unità
statistiche e costituisce un imprescindibile strumento di consultazione, interrogazione e analisi per la conoscenza territoriale.
Il sistema documenta tutti gli enti territoriali riconosciuti dall’ordinamento amministrativo del Regno d’Italia prima, e da quello costituzionale della Repubblica poi, nonché le aree statistiche di interesse per le policy nazionali ed europee.
Il contenuto informativo offerto da SITUAS consente di analizzare l’evoluzione dell’organizzazione amministrativa sul territorio nazionale, nonché ricostruire l’assetto delle partizioni amministrative o statistiche di interesse istituzionale individuate nel tempo e di relazionare il dato numerico al reale territorio di riferimento ovvero, al territorio dell’epoca.

I contenuti

Ai fini dell’informazione e della produzione statistica, per ogni unità territoriale presente, il Sistema documenta, aggiorna e rende disponibili una vasta gamma di prodotti che spaziano dalle denominazioni ufficiali alle codifiche fino alle classificazioni, le relazioni di appartenenza o la dimensione in termini sia di ampiezza demografica sia di estensione territoriale.
Sono documentate e classificate, inoltre, tutte le variazioni amministrative e territoriali che hanno interessato il territorio italiano, a partire dalla data del 17 marzo 1861 fino al 22 gennaio 2024.

I domini territoriali documentati nel Portale

Per convenzione le unità territoriali descritte nel Sistema sono definite genericamente con il termine Unità
amministrativa (Ua) o Unità statistica (Us). Per quanto riguarda le unità amministrative, rispetto al primo momento di osservazione (1861) e all’evoluzione dell’organizzazione amministrativa sul territorio nazionale, sono elaborabili livelli territoriali, quali: comuni, province o unità territoriali sovracomunali (dal 2015) e regioni (dal 1948). A questi livelli si aggiungono partizioni non più esistenti come i circondari (1861-1927), i distretti (1861-1915) e i compartimenti (1861 1947).
Attraverso le variazioni intervenute nel tempo e documentate dagli oltre 4.200 provvedimenti (leggi, decreti) identificati e registrati nel proprio database, SITUAS traccia la storia di tutte le unità amministrative locali esistite ed esistenti, a partire dal livello minimo di riferimento, il comune, fino a risalire al livello più alto della regione. A partire dall’Unità d’Italia, sono oltre 10.700 le unità territoriali presenti nel Sistema e di queste 10.342 sono comuni.
Nell’arco di più di un secolo e mezzo di storia, a livello comunale si registrano circa 16.500 eventi di variazione, di questi oltre il 19% è costituito da cambi di appartenenza provincia (19,6%) ed estinzioni (19,3%), e il 14,7% da cambi di denominazione, seguono, infine, con il 10% le istituzioni di nuovi comuni.

Per quanto concerne le unità statistiche, in occasione della prima pubblicazione del Portale, sono presentati i Sistemi Locali del Lavoro (SLL) dal 2011, cui seguiranno, nel corso di rilasci successivi a partire dall’estate, le Zone Urbane Funzionali (Functional Urban Areas, FUA), i Distretti industriali e le geografie ufficiali europee, quali i tre livelli delle NUTS documentate a partire dal 2006 fino al 2024 (Regolamenti Ue).

Alcuni dettagli sulle classificazioni disponibili

Con riferimento alle principali unità territoriali di interesse per la statistica ufficiale e, in particolare, per i comuni il Sistema documenta:

le classificazioni elaborate dall’Istat che trovano il loro fondamento su caratteri geo-morfologici e ambientali, misurati a soli fini statistici come la litoraneità, le zone altimetriche, le ecoregioni o la superficie territoriale; talune caratteristiche di fonte amministrativa come i codici fiscali, catastali, la sigla automobilistica, il comune capoluogo di provincia o regione, etc.;
alcune classificazioni predisposte da altri enti o organismi pubblici a fini di policy come ad esempio le Aree interne (Presidenza del Consiglio dei Ministri);
le classificazioni derivanti da Regolamenti europei quali le nomenclature Nuts (Nomenclatura delle Unità Territoriali Statistiche), il grado di urbanizzazione, le zone costiere;
Le classificazioni sono aggiornate correntemente in funzione delle eventuali variazioni che occorrono nel tempo.

Prodotti e servizi offerti dal Portale

Il patrimonio informativo del Sistema permette, dunque, di ricostruire gratuitamente un’ampia serie di
informazioni personalizzabili nell’ambito dei temi proposti operando secondo molteplici intenti.
Nelle pagine del Portale, impostando la variabile tempo (una singola data o un periodo), l’ambito geografico (amministrativo o statistico) e la tipologia di unità di interesse (es. comuni, province, etc.) l’utente ha la possibilità di scegliere tra una serie di report tematici. 
Questi offrono informazioni, che possono essere consultate a video o salvate sul proprio pc, su:

demografia, dimensione, caratteristiche e classificazioni delle unità territoriali ad una data di interesse;
tipologie di variazioni intervenute nel periodo ricompreso tra due date a scelta (costituzioni, estinzioni, cambi denominazione, etc.);
approfondimenti su dettagli ed estremi normativi recanti le variazioni.

Per la prima volta, sono rese disponibili, inoltre, attraverso il Portale, funzionalità dedicate alla confrontabilità delle geografie amministrative o statistiche nel tempo e alla ricostruzione delle relative codifiche in un dato periodo di interesse, oltre alla possibilità di ricercare codici e denominazioni delle unità territoriali amministrative con approfondimenti sul relativo periodo di validità.

Per l’utente che interroga il sistema in maniera personalizzata, gli output delle interrogazioni possono essere fruiti in modalità excel, csv o json; i metadati a corredo possono essere esportati in pdf. Tutti i termini e le classificazioni utilizzati nel sistema sono consultabili nel Geo-glossario.

Aggiornamenti di SITUAS

Il sistema è configurato e predisposto per la fornitura di servizi ad hoc dedicati alla Pubblica amministrazione, anche in modalità “machine to machine” che verranno implementati via via nel corso dei prossimi aggiornamenti.
Pertanto, a partire dall’estate 2024 sono previste pubblicazioni successive per arricchire il Portale oltreché di nuovi domini territoriali statistici o statistico-amministrativi anche di nuove funzionalità.

Fonte: ISTAT

Piccoli comuni, riparto del fondo di 9 milioni di euro per l'anno 2023

Con un comunicato pubblicato in GU Serie Generale n. 93 del 20 aprile 2024 il Ministero dell’Interno da notizia che nel sito del Ministero – Dipartimento per gli affari interni e territoriali e’ stato pubblicato il testo integrale del decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 18 marzo 2024, corredato dell’allegato 1, recante: «Riparto del fondo, con una dotazione di 9 milioni di euro per l’anno 2023, in favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione Siciliana e della Regione Sardegna con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, di cui all’art. 1, comma 581, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 come modificato dall’art. 7-ter, comma 1, lettera a), del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34», registrato alla Corte dei conti l’8 aprile 2024, al numero 1043.

Il testo integrale è disponibile nell'area tematica «La finanza locale», alla pagina https://dait.interno.gov.it/finanza-locale -_contenuto «I DECRETI».

Fonte: Gazzetta Ufficiale

19 aprile 2024

MASE: Energy Manager, entro il 30 aprile la comunicazione annuale

Il 30 aprile 2024 è la data ultima di comunicazione del nominativo del tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, il cosiddetto energy manager: l’obbligo riguarda i soggetti operanti nei settori industriale, civile, terziario e dei trasporti che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) per il settore industriale, ovvero a 1.000 tep per tutti gli altri settori.

La comunicazione va fatta mediante la piattaforma web FIRE https://nemo.fire-italia.org/site.

I soggetti che non raggiungano le soglie di legge previste per i consumi energetici annui possono comunque provvedere alla nomina dell’energy manager con le medesime modalità.

L’energy manager è una figura fondamentale per la transizione energetica, con il compito di supportare le organizzazioni pubbliche e private nella gestione dell’energia, nella contabilità energetica e nell’accesso agli incentivi. Nel 2022 sono stati nominati 2.269 energy manager, di cui 1.582 comunicati da soggetti obbligati e 687 da soggetti non obbligati. L’energia complessiva gestita dalle organizzazioni che hanno provveduto alla nomina è stata pari a 84 milioni di tep.

La FIRE svolge a supporto della ex Direzione Generale Competitività ed efficienza energetica del MASE l’attività di acquisizione, archiviazione, gestione e diffusione delle comunicazioni di nomina degli energy manager ai sensi della Convenzione del 14 luglio 2023 sottoscritta tra il MASE e la FIRE.

Ulteriori informazioni sono reperibili sul portale https://em.fire-italia.org.

Fonte: MASE

Elezioni europee 2024, il voto per gli studenti fuori sede


Con la Circolare n. 27/2024 del Ministero dell’Interno si definiscono disciplina e indicazioni operative per l’esercizio del diritto di voto da parte degli studenti fuori sede.

In vista delle prossime elezioni dei membri del Parlamento europeo dell’8 e 9 giugno 2024, infatti, gli studenti che per motivi di studio si trovano in un comune di una regione diversa da quella del comune di iscrizione elettorale sono ammessi a votare fuori sede.

Sono previste due modalità di esercizio del voto fuori sede:

se il comune di temporaneo domicilio appartiene alla medesima circoscrizione elettorale del comune di residenza, gli studenti fuori sede potranno votare direttamente nelle sezioni ordinarie del comune di temporaneo domicilio;
se il comune di temporaneo domicilio appartiene a una circoscrizione elettorale diversa da quella a cui appartiene il comune di residenza, gli studenti fuori sede potranno votare presso sezioni speciali istituite presso il comune capoluogo della regione alla quale appartiene il comune di temporaneo domicilio.
Per poter esercitare il voto “fuori sede”, gli studenti devono presentare al comune nelle cui liste elettorali sono iscritti apposita domanda secondo il modello predisposto dal Ministero dell’Interno, con l’indicazione dell’indirizzo completo del temporaneo domicilio e di un indirizzo di posta elettronica.

Insieme alla domanda deve essere presentata:

copia di un documento di riconoscimento in corso di validità
copia della tessera elettorale
copia della certificazione o di altra documentazione attestante l’iscrizione presso un’istituzione scolastica universitaria o formativa.
La domanda deve essere inoltrata al Comune d’iscrizione elettorale entro domenica 5 maggio, personalmente, tramite persona delegata, via email o PEC agli indirizzi di posta elettronica indicati dal Comune.

Il Comune di domicilio o il Comune capoluogo di regione rilascia all’elettore fuori sede, entro il 4 giugno 2024, un’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione presso cui votare.

L’esercizio del voto fuori sede è previsto esclusivamente per le elezioni europee e non preclude all’elettore la possibilità di esercitare il voto presso il proprio comune di iscrizione elettorale per eventuali, ulteriori consultazioni abbinate.

Fonte: Dipartimento per gli Affari Europei