13 giugno 2025

Mimit, Servizi pubblici locali non a rete: pubblicato il decreto che definisce gli schemi di bando di gara e di contratto per gli Enti locali

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, ha emanato il decreto direttoriale che definisce gli schemi di bando di gara e di contratto a cui gli Enti locali potranno attenersi per la gestione dei servizi pubblici locali non a rete di rilevanza economica, che non sono demandati alla competenza di un’Autorità di regolazione.

I servizi individuati riguardano, in particolare, gli impianti sportivi(eccezion fatta per gli impianti a fune), i parcheggi, i servizi cimiteriali e funebri, le luci votive, il trasporto scolastico, la cui erogazione, essendo di interesse generale e prevista dalla legge, deve essere garantita universalmente e con parità di trattamento tra tutti i cittadini e gli utenti.

L’adozione di tali provvedimenti completa l’attuazione delle disposizioni del decreto legislativo n. 201 del 2022 che prevede che i costi di riferimento dei servizi, lo schema tipo di piano economico-finanziario, gli indicatori e i livelli minimi di qualità dei servizi, nonché gli schemi di bandi e contratti, siano definiti dal MIMIT.
Il precedente decreto del 31 agosto 2023 aveva già adottato le linee guida per la redazione del piano economico-finanziario e individuato gli indicatori e i livelli minimi di qualità.

Sulla base degli atti e degli indicatori predisposti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, gli Enti locali potranno organizzare e disciplinare i servizi pubblici non a rete di loro titolarità, tramite un regolamento o un atto generale, definendo condizioni, principi, obiettivi e standard della gestione e assicurando la trasparenza e la diffusione dei dati della gestione.

Fonte: Mimit

12 giugno 2025

Pa digitale, pubblicato l'Avviso PNRR per l'aggiornamento dei numeri civici dei comuni

Su PA digitale 2026 è stato pubblicato un nuovo Avviso dedicato ai Comuni: 56 milioni di euro per l’aggiornamento di ANNCSU, l’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane. Si tratta dell’archivio informatizzato contenente gli stradari ed i numeri civici di tutti i Comuni italiani realizzato dall’Istat e dall’Agenzia delle Entrate.

Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri mette a disposizione le risorse degli enti tramite la Misura 1.3.1 della Missione 1 Componente 1 del PNRR dedicata alla Piattaforma digitale nazionale dati (PDND).

Lo scopo dell’Avviso è quello di garantire a tutti i Comuni italiani il conferimento dei dati georeferenziati relativi a tutti i numeri civici di propria competenza.

Seguendo l’Avviso i Comuni potranno quindi verificare ed eventualmente integrare l’attuale lista di strade e numeri civici presenti in ANNCSU, nonché, tramite la PDND, inviare ad ANNCSU la lista dei civici georeferenziati.

Fino al 15 settembre 2025 potranno candidarsi su PA digitale 2026, salvo esaurimento delle risorse.

Leggi l’Avviso Misura 1.3.1 "Piattaforma Digitale Nazionale Dati" ANNCSU - Comuni - maggio 2025

11 giugno 2025

Anch'io sono la Protezione civile: al via la quindicesima edizione

Anche quest’estate torna l’appuntamento con i campi scuola «Anch’io sono la protezione civile», un progetto educativo e formativo sulle buone pratiche di protezione civile, promosso dal Dipartimento della Protezione Civile e organizzato in collaborazione con Regioni, Comuni, Organizzazioni nazionali e locali di volontariato, in stretta sinergia con le diverse Componenti e Strutture operative del Servizio Nazionale di protezione civile.  

Una quindicesima edizione che potrà contare su numeri significativi: oltre 340 campi distribuiti, da giugno a settembre, su gran parte del territorio nazionale, 3mila volontari di protezione civile coinvolti e oltre 6mila partecipanti.

In un percorso settimanale articolato in attività didattiche, esercitazioni pratiche e momenti ludico-ricreativi, ragazze e ragazzi di età compresa tra i 10 e i 16 anni, avranno la possibilità di acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi presenti sui loro territori, dei Piani comunali di protezione civile e del ruolo di cittadinanza attiva che possono ricoprire a tutela dell’ambiente e della propria comunità.

«Formiamo giovani consapevoli oggi, per avere cittadini attivi domani» - ha commentato il Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano.  «Un progetto che, anno dopo anno, ha favorito l’ingresso di molti giovani nel Sistema di protezione civile come volontari e che - sottolinea Ciciliano - continua a dimostrare la sua efficacia, non solo nella diffusione delle conoscenze e della cultura di protezione civile, ma anche nella trasmissione di quei valori di impegno civico, senso di comunità e spirito di servizio che animano il volontariato di protezione civile, componente fondamentale del nostro Sistema».

Fonte: Ufficio stampa Protezione Civile 

Anac, indagine conoscitiva su mense scolastiche: diciannove operatori economici detengono il 95% del valore totale

 

servizi di ristorazione scolastica rappresentano, in Italia, un settore del mercato dei contratti pubblici di servizi significativo, con un valore stimato di oltre 5,7 miliardi di euro nel quadriennio 2019-2022. Rappresentano, quindi, un settore del mercato dei contratti pubblici di servizi di rilevante interesse economico. Per questo Anac ha deciso di effettuare un’indagine conoscitiva sulle mense scolastiche, con particolare riferimento alle scuole primarie, al fine di individuare i prezzi di riferimento (PRif).

L’indagine è stata svolta nella seconda parte del 2024 ed è stata rivolta ad un campione di 250 stazioni appaltanti, a cui è stato somministrato un questionario dettagliato. Sono state, poi, condotte ampie analisi statistiche su un dataset di 195 osservazioni – sia di carattere generale sia di carattere più specifico – che hanno consentito di far emergere alcune delle principali caratteristiche e tendenze della domanda e dell’offerta, dei contratti pubblici nonché dei prezzi unitari e dei servizi previsti. 

Riguardo alle caratteristiche delle stazioni appaltanti campionate, emerge una domanda che vale 1,4 miliardi di euro, espressa prevalentemente da stazioni appaltanti comunali, anche nel caso di contratti di importo rilevante, senza ricorrere alle centrali di committenza. La fetta di domanda pubblica analizzata vede l’Emilia-Romagna esprimere la domanda economicamente più rilevante (circa 400 milioni di euro), seguita dalla Lombardia (138,1 milioni di euro), la cui domanda è la maggiore in termini numerici, e dal Lazio (96,1 milioni di euro).

Tra le principali caratteristiche degli aggiudicatari dei contratti esaminati emerge che diciannove operatori economici ne detengono il 95% del valore, corrispondente a oltre 1,1 miliardi di euro, mentre il restante 5% del mercato esaminato, con un valore di 64,3 milioni di euro, è polverizzato su settanta operatori economici. Il principale aggiudicatario è la CAMST SOC. COOP. A R.L. (19,8%), seguita dalla VIVENDA S.P.A. (15,3%), e, con analoghe quote (oltre l’11%), dalla CIRFOOD S.C. e dalla DUSSMANN SERVICE S.R.L. 

Dal punto di vista territoriale, emerge che i contraenti delle Regioni Emilia-RomagnaLombardia e Lazio si sono accaparrati l’85,16% dei contratti corrispondente ad oltre 1,02 miliardi di euro

I tratti caratterizzanti i contratti pubblici rilevati, evidenziati dall’indagine campionaria, sono, essenzialmente, la prevalenza di contratti di appalto di servizi e la marcata disomogeneità della loro durata (da un mese a oltre 17 anni; valore medio pari a tre anni), che, in alcuni casi, si sposta lungo l’asse temporale mediante proroghe e rinnovi contrattuali, la cui incidenza sull’importo complessivo, sebbene in ristretti casi, può arrivare in un intorno del 50%. 

I servizi di ristorazione domandati agli operatori economici del mercato dalle stazioni appaltanti campionate si contraddistinguono, in generale, per l’attenzione richiesta all’aggiudicatario sui temi della sostenibilità ambientale, della inclusività (mediante menu a carattere religioso/etico o vegetariano/speciale/leggero), e del miglioramento qualitativo. Meno frequentemente l’accento è, invece, posto sui menu sociali e solidali.  

I servizi si caratterizzano, inoltre, per la preparazione dei pasti presso la cucina esterna (con successiva veicolazione dei pasti), la proprietà del centro di produzione dei pasti della società e la sua manutenzione ordinaria e sanificazione, generalmente, posti a carico dell’operatore economico. I servizi di mensa scolastica domandati agli operatori prevedono, nella maggior parte dei casi analizzati, l’utilizzo delle attrezzature di proprietà della stazioni appaltanti e, indipendentemente dal soggetto proprietario, la loro manutenzione, sia ordinaria sia straordinaria, è tendenzialmente a carico dell’operatore economico. 

Di norma, i servizi sono connotati dal legame fresco-caldo, dal confezionamento del menu ordinario in multiporzioni con scodellamento e dalla distribuzione dei pasti al tavolo nel refettorio. Inoltre, di regola, l’erogazione del servizio ricomprende le attività di allestimento del tavolo, di rigoverno post consumo, di sanificazione e derattizzazione/disinfestazione dei locali di refezione.

Sul fronte dei prezzi unitari dei pasti (pranzo) nelle scuole primarie, questa ristretta indagine conoscitiva evidenzia una marcata variabilità, con un ampio range di prezzo che varia da 2,88 euro a 8,03 euro e un prezzo medio di 5,05 euro; tuttavia, la differenza interquartile si attesta intorno a un euro. Nel prezzo unitario fissato nei contratti analizzati possono essere incluse ulteriori tipologie di pasto rispetto al pranzo, ovvero la fornitura di bottigliette d’acqua e di stoviglie monouso nonché le utenze e il carburante. 

Per quanto concerne l’analisi della relazione tra prezzo unitario e caratteristiche osservate, la significativa varietà di caratteristiche rilevate nei contratti esaminati evidenzia una complessità che rende non immediata l'individuazione di schemi ricorrenti. Tali relazioni sono state esplorate mediante una metodologia basata sulla selezione automatica di modelli di regressione e, dall’analisi della relazione tra prezzo unitario ed un considerevole numero di variabili, sono emerse alcune correlazioni che possono stimolare riflessioni utili negli stakeholder per migliorare la trasparenza, l’efficienza e la qualità dei contratti pubblici nel settore della ristorazione scolastica.

Secondo quanto indicato nella pagina dedicata alla pubblicazione del Report, l’Autorità, al fine di avviare la fase di elaborazione del PRif, raccoglierà le – eventuali – osservazioni che gli stakeholders riterranno di far pervenire all’indirizzo e-mail Ufficio.USTAT@anticorruzione.itentro trenta giorni dalla data di pubblicazione del Report, specificando nell’oggetto: "Osservazioni ai fini della determinazione dei PRif dei servizi di ristorazione in ambito scolastico, ex art. 222, co. 3, lett. i), d.lgs. n. 36/2023". 

Consulta il Report

Fonte: Anac

10 giugno 2025

Dait: realizzazione e manutenzione di opere pubbliche negli enti locali che si trovano nella condizione di scioglimento

Con un comunicato stampa pubblicato sul sito istituzionale, il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali ricorda che l’articolo 1, comma 277, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, ha istituito un fondo di 5 milioni di euro da assegnare annualmente ai comuni i cui consigli comunali sono stati sciolti ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e finalizzato alla realizzazione e la manutenzione di opere pubbliche. 

Tuttavia, l’articolo 1, comma 802, lett. a), della legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025- 2027), ha azzerato, a decorrere dall'anno 2025, lo stanziamento per l’erogazione del suddetto contributo.

Pertanto, non sarà possibile dar corso ad alcuna assegnazione e riparto della dotazione iniziale del fondo entro il 30 giugno del corrente esercizio finanziario, così come previsto dall’art. 4 del decreto Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze del 15 maggio 2018 concernente “Criteri e modalità per il riparto, a decorrere dall'anno 2018, del Fondo di 5 milioni di euro, per la concessione di contributi a favore degli enti locali sciolti a seguito di fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare, al fine di consentire la realizzazione e la manutenzione di opere pubbliche.”

Resta in essere, l’incremento di risorse per l’anno 2025, rinvenienti dall’anno 2024 da altro capitolo dello stato di previsione della spesa del Ministero dell’interno, del predetto fondo ai sensi dell’articolo 1, comma 278, della legge 27 dicembre 2017, n.205, finalizzato alla realizzazione e manutenzione di opere pubbliche negli enti locali che si trovano nella condizione di scioglimento ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267.

L’assegnazione e la relativa erogazione di tali ulteriori risorse avverrà, come di consueto, nei mesi di ottobre-novembre del corrente anno.

Fonte: Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali