26 novembre 2025

L'Agenzia del Demanio aderisce alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati

 

L’Agenzia del Demanio rafforza il proprio impegno nella trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione aderendo alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), l’infrastruttura promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e gestita da PagoPA S.p.A., che consente alle PA di scambiarsi dati in modo sicuro, veloce e standardizzato. L’adesione alla PDND si inserisce nel progetto IMMOBIL.PA, finanziato dal PNRR e avviato a gennaio 2025. Il progetto, che prevede la sua conclusione per marzo 2026, ha l’obiettivo di realizzare servizi digitali per la fornitura di dati immobiliari alle altre amministrazioni pubbliche.

Il patrimonio immobiliare dello Stato è una risorsa strategica per politiche, servizi e progetti a favore dei cittadini, e per valorizzarlo serve condividerne i dati in modo trasparente e sicuro. Grazie alla PDND, l’Agenzia del Demanio rende disponibili nuovi servizi digitali che permettono alle amministrazioni di accedere con immediatezza a informazioni su immobili, locazioni, concessioni, riscossioni, interventi edilizi, manutenzioni e vulnerabilità sismiche. Si tratta di un passo importante verso la creazione di un vero ecosistema digitale pubblico, dove la circolazione dei dati diventa un bene comune a disposizione di tutti. Questo approccio riduce le barriere burocratiche, rafforza la cooperazione tra enti e mette le basi per decisioni più consapevoli e mirate.

Attraverso la piattaforma sarà possibile per le amministrazioni consultare banche dati immobiliari, informazioni su locazioni, concessioni, riscossioni e manutenzioni per pianificare attività o verificare contratti. Fino a oggi, queste richieste comportavano passaggi complessi e lunghi tempi di attesa. Con la disponibilità dei dati immobiliari del Demanio sulla PDND, tutto cambia: le PA potranno accedere direttamente a informazioni con formati standardizzati e verificabili.

Per approfondire, leggi il comunicato stampa di Agenzia del Demanio

25 novembre 2025

Enti locali, pubblicata la nuova edizione del TUOEL

È stata pubblicata la nuova edizione del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (TUOEL), approvato con il D.Lgs. 18 agosto 2000 n.267, aggiornato fino alle modifiche apportate dal decreto-legge 14 marzo 2025, n.25, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 maggio 2025, n.69, recante: «Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni” (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.61 del 14 marzo 2025).

Nello specifico, il testo aggiorna le regole sul personale degli enti locali, semplifica procedure di assunzione e gestione delle risorse umane e prevede strumenti per migliorare l’efficienza e la trasparenza dell’azione amministrativa.

18 novembre 2025

Dait, rendicontazione 2024: pubblicato il nuovo modello per i contributi alla progettazione

A decorrere dal 12 novembre 2025 è disponibile il modello informatizzato di certificato (modello n. 59) della “Rendicontazione e richiesta saldo contributo annualità 2024 e seguenti”, distinto per singolo CUP, da prelevare e da produrre esclusivamente con modalità telematica, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali (“AREA CERTIFICATI - TBEL, altri certificati”), accessibile dal sito internet di questa Direzione Centrale.    
Ogni ente, beneficiario di uno o più dei contributi in oggetto, per l’annualità 2024, è tenuto alla predisposizione di tante certificazioni della Rendicontazione e richiesta saldo, ciascuna per singolo contributo e per singola progettazione (C.U.P.), assegnati per l’annualità 2024 con il decreto del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, datato 17 aprile 2024 - diffuso nella sezione «I DECRETI», con avviso pubblicato nella G.U.R.I n. 98 del 27 aprile 2024, adottato ai sensi dell’articolo 1, commi da 51 a 58,della legge 27 dicembre 2019, n.160.    
Ciò in quanto suddetto decreto, in conformità alle disposizioni normative in oggetto, ha disposto che l’erogazione del contributo per singolo CUP avviene secondo le seguenti modalità:    
- l’80% previa verifica dell'avvenuta stipula del contratto di affidamento dell'incarico di progettazione entro il 28/10/2024;    
- il 20% previa verifica dell'effettiva conclusione dell'attività di progettazione e comunque fino a concorrenza della spesa effettivamente sostenuta.    
Ciascuna certificazione può essere prodotta solo ed esclusivamente ad avvenuta conclusione del livello di progettazione finanziato e ad avvenuta liquidazione di tutte le spese relative.    
Si sottolinea che, in via prioritaria ed imprescindibile al fine di soddisfare l’obbligo di rendicontazione ed al fine dell’erogazione del saldo del contributo assegnato, dal monitoraggio BDAP suddetto deve risultare contestualmente la data stipula del contratto di affidamento servizio di progettazione entro il 28/10/2024 e la data di fine effettiva dell’ultimo livello di progettazione finanziato con decreto, antecedente alla presentazione del certificato della Rendicontazione e richiesta saldo contributo annualità 2024 (entrambe le corrispondenti caselle in BDAP devono risultare di colore verde). La relativa assenza (colorazione rossa delle caselle in BDAP) non permette di assolvere ai predetti oneri.    
Si invita, pertanto al preventivo controllo della situazione in BDAP, attraverso il sistema di “Monitoraggio delle opere pubbliche” ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, dove gli interventi sono classificati in modo automatico come: «LB 2020_comma 51_SVILUPPO CAPACITA’ PROGETTUALE anno 2024» ed a procedere a tutte le azioni indispensabili per la corretta visualizzazione dei dati.    
Si evidenzia, inoltre, che la normativa di cui all’oggetto ha stabilito che i contributi in esame sono soggetti a rendicontazione. A prescindere da tale previsione normativa, si rammenta che l’articolo 158 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i. (T.U.O.E.L.), ha previsto che per tutti i contributi straordinari assegnati da amministrazioni pubbliche gli enti locali sono tenuti alla presentazione del rendiconto all’amministrazione erogante, pena la perdita del contributo stesso e la restituzione delle somme erogate.    
Guida alla compilazione    
Occorre premettere che la certificazione è proposta da codesto ente a titolo definitivo: non sarà più possibile apportare modifiche e/o correzioni.    
La compilazione della certificazione, da prelevare e trasmettere a partire dal 12 novembre 2025 senza limiti di tempo, non presenta particolari complessità. Sul sito internet della Finanza Locale, nella richiamata area riservata del Sistema Certificazioni Enti Locali ("AREA CERTIFICATI - TBEL, altri certificati") alla quale, per altri adempimenti, gli enti locali già accedono attraverso una utenza loro assegnata (unica per ciascun ente utilizzata, principalmente, dall’Ufficio Ragioneria), è stata aggiunta una sezione dedicata alla gestione applicativa della certificazione in argomento (contrassegnata dal numero 59).    
Tale modello informatico ha già la parte anagrafica precompilata, come anche alcuni dati relativi ai contributi erogati, desunti dall’allegato al predetto D.I. 17/04/2024.    
È presente una certificazione relativa a ciascun singolo CUP, identificata dal numero del CUP stesso.    
L’ente provvederà a compilare solo le certificazioni per le quali sono soddisfatte le suddette condizioni di monitoraggio BDAP: data stipula del contratto di affidamento servizio di progettazione entro il 28/10/2024 e data di fine effettiva dell’ultimo livello di progettazione finanziato nell’ambito della scheda procedura di progetto.    
L'ente dovrà indicare, per ciascun progetto C.U.P., tutti i dati richiesti dalla certificazione, pena l’impossibilità di trasmettere la stessa. L’ente deve compilare tutti i campi proposti con il carattere di spunta o con caratteri numerici, anche se a zero.    
La compilazione ha inizio con l’indicazione della data di fine effettiva dell’ultimo livello di progettazione finanziato.    
Occorre precisare che tale certificazione di rendicontazione e richiesta saldo contributo attiene all’aspetto economico-finanziario (spese sostenute ovvero già liquidate) e non all’aspetto tecnico della avvenuta redazione del progetto.    
Le spese sostenute oggetto di rendicontazione sono riferite al periodo intercorrente dalla data del decreto di attribuzione del contributo – e/o dalla data di scadenza del termine di presentazione delle relative richieste di contributo, per le progettazioni iniziate nelle more di adozione del decreto di attribuzione – fino alla data di presentazione della certificazione in argomento.    
È importante evidenziare che il sistema calcola automaticamente il saldo positivo (o eventualmente negativo qualora l’ammontare finale della spesa sia inferiore all’acconto dell’80% già erogato) da erogare quale differenza tra il contributo assegnato ed il totale delle spese indicate, tenendo presente l’acconto dell’80% già erogato ed il tetto del 20% del contributo assegnato.    
Una volta completato l’inserimento dei dati, è possibile scaricare fuori dalla piattaforma TBEL il relativo file *.pdf che dovrà essere sottoscritto digitalmente, in modalità PKCS#7 (.P7M) dal RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO e dal SEGRETARIO DELL’ENTE. Quindi l’ente provvederà a caricare sulla piattaforma TBEL il predetto file, adempiendo così alla rendicontazione e richiesta saldo.    
Coloro che sono chiamati a sottoscrivere digitalmente la certificazione devono aver preventivamente censito la propria firma nella sezione “Configurazione Ente” dell’AREA CERTIFICATI –TBEL del sito web della Finanza Locale. Qualora la firma risulti già censita occorre fare attenzione a che la stessa sia associata alla figura 
professionale chiamata a sottoscrivere la certificazione in esame. Ad esempio, il SEGRETARIO DELL’ENTE delegato a svolgere le funzioni di RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO dovrà nuovamente censire la propria firma con riferimento al diverso ruolo ricoperto. In assenza di tale modifica il sistema rileverà un errore che non consentirà di completare l’operazione di trasmissione della richiesta.    
Nella predetta "AREA CERTIFICATI TBEL, altri certificati" possono essere consultate le F.A.Q. e trovare i contatti relativi al Sistema Certificazioni Enti Locali per la soluzione di eventuali problematiche connesse con l'utilizzo del sistema telematico di trasmissione dei dati nonché l’apposito manuale.    
La trasmissione della certificazione con modalità esclusivamente telematica, tramite il ripetuto Sistema certificazioni enti locali (Area Certificati TBEL, altri certificati), è in linea con l’attività intrapresa da tempo da questa Direzione Centrale nel rispetto delle disposizioni in materia di dematerializzazione delle procedure amministrative della Pubblica Amministrazione che prevedono, tra l’altro, la digitalizzazione dei documenti, l’informatizzazione dei processi di acquisizione degli atti e la semplificazione dei medesimi processi di acquisizione.    
Si sottolinea che eventuali certificazioni trasmesse con modalità difformi da quella su indicata (a mezzo PEC, per posta ordinaria, ecc.) non assolvono all’adempimento certificativo e non saranno ritenute valide ai fini della rendicontazione ed erogazione del saldo del contributo statale.    
Si invita alla compilazione della certificazione non appena possibile, anche nella considerazione dei termini di rendicontazione previsti dal predetto articolo 158 del T.U.O.E.L..    
Per problematiche esclusivamente informatiche è possibile inviare una richiesta a sie.finloc@interno.it , lasciando un recapito per essere, eventualmente, contattati.    

Fonte: Dait

17 novembre 2025

Mic, stanziati 1,9 milioni di euro per i "piccoli musei"

Rafforzare la rete dei “piccoli musei”, autentici presìdi di conoscenza e identità diffusa, favorendo l’accessibilità, la partecipazione e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. È questo l’obiettivo principale dell’iniziativa del Ministero della Cultura, guidato da Alessandro Giuli, che ha finanziato, per il 2025, l’apposito fondo per il funzionamento dei “piccoli musei”, con una dotazione di 1,9 milioni di euro.

Le risorse sono destinate al sostegno dei musei regionali, provinciali, civici o privati, gestiti da soggetti pubblici o privati, da enti del Terzo settore e da organizzazioni non profit, che presentano entrate annue non superiori a 50.000 euro.

Rientrano in questa definizione i “piccoli musei”, ovvero istituzioni permanenti aperte al pubblico, senza scopo di lucro, che effettuano attività di ricerca, collezione, conservazione, interpretazione ed esposizione del patrimonio materiale e immateriale.

Al Fondo hanno potuto fare richiesta i musei con sede in Italia, in possesso di uno statuto o regolamento che ne definisse l’organizzazione e la missione, e aperti al pubblico per almeno 24 ore settimanali, comprensive del sabato o della domenica, oppure, nel caso di aperture stagionali, per non meno di 100 giorni all’anno.

Tra i criteri di ammissibilità rientravano anche lo svolgimento di iniziative rivolte alla comunità locale nel biennio 2022-2023 e la disponibilità di canali digitali (sito web o profilo social) dedicati alla comunicazione e alla promozione del museo.

Sono 28 in totale i progetti ammessi al finanziamento, distribuiti sull’intero territorio nazionale. Essi riguardano interventi per il miglioramento dell’accoglienza e della fruizione, la realizzazione di nuovi apparati informativi e comunicativi, l’allestimento di spazi espositivi, la mediazione culturale, la promozione del patrimonio diffuso e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Fonte: Mic

11 novembre 2025

Piccoli Comuni, il concorso per innovazione e digitalizzazione della Pa

Il Dipartimento della funzione pubblica ha pubblicato un Avviso rivolto ai piccoli comuni italiani, con popolazione fino a 5.000 residenti, per rafforzare la modernizzazione e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. L’iniziativa, finanziata dal Programma Operativo Complementare al PON “Governance e Capacità Istituzionale” 2014-2020, punta a potenziare la capacità amministrativa locale e a migliorare i servizi a cittadini e imprese.

I comuni interessati possono presentare la manifestazione di interesse per partecipare a un concorso unico, organizzato dalla Commissione RIPAM con il supporto di Formez PA, finalizzato al reclutamento di funzionari a tempo pieno e indeterminato con competenze giuridiche, economiche e contabili, digitali, nonché ingegneristiche e architettoniche. 
La procedura tiene conto delle novità introdotte dal decreto-legge n. 25/2025 sulla transizione digitale e sul reclutamento strategico del personale pubblico.

Le domande devono essere inviate tramite il Portale inPA entro le ore 12:00 del 9 dicembre 2025. 
L’avviso riguarda esclusivamente i comuni che non hanno già ricevuto finanziamenti pubblici per analoghe attività e si basa sui dati ISTAT relativi alla popolazione residente al 31 dicembre 2023. 
Ciascun comune può presentare una sola istanza, e le selezioni saranno effettuate sulla base di titoli e fabbisogno del personale manifestato dai comuni partecipanti.

Per informazioni e chiarimenti è disponibile l’indirizzo e-mail ufficioconcorsidfp@governo.it.

Fonte: Dipartimento della Funzione Pubblica