29 ottobre 2025

Consiglio dei ministri, introdotte norme in materia di Protezione civile: più tutele e specializzazione per gli operatori

 

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce norme in materia di protezione civile.

L’intervento si concentra sul riconoscimento e sulla tutela degli operatori in ambito nazionale e territoriale, sostiene la specializzazione del personale e rafforza la capacità di risposta del Sistema nazionale di protezione civile.

Si istituisce, nell’ambito della contrattazione collettiva relativa al comparto delle funzioni locali, una sezione contrattuale specifica destinata al personale (dirigenziale e non dirigenziale) delle strutture di protezione civile delle regioni e degli altri enti. Questa misura riconosce la specificità dei compiti e delle responsabilità assunte.

Inoltre, si chiarisce e definisce il regime di responsabilità penale applicabile agli operatori, alle autorità e ai volontari di protezione civile. Si introduce un nuovo articolo nel Codice penale che stabilisce che, nelle attività di gestione e superamento delle emergenze, il personale è punibile solo per colpa grave. Nell'accertamento della colpa si dovrà tener conto del contesto d'urgenza e dei limiti correlati alla disponibilità di dati e risorse. Inoltre, la punibilità è esclusa per le condotte commesse nell'osservanza delle linee guida e raccomandazioni in materia di protezione civile adottate dall’Autorità competente.

Fonte: Consiglio dei ministri

28 ottobre 2025

MIC, finanziamenti per attività educative: pubblicato l'elenco provvisorio dei comuni ammessi

È stato pubblicato l’elenco provvisorio riportante le domande pervenute da parte dei comuni, per ogni regione interessata, entro il termine previsto, che sì sono collocate secondo l’ordine cronologico di invio, e quelle che si sono collocate pari merito.

È disponibile, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, dell’Avviso pubblico per il finanziamento delle iniziative dei comuni finalizzate al sostegno delle attività educative e ricreative formali e non formali di cui all’articolo 1, commi 213 e 214, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, l’elenco provvisorio riportante, per ogni regione interessata, le domande pervenute da parte dei comuni entro il termine previsto, utilmente collocatesi secondo l’ordine cronologico di invio. Sono, altresì, incluse le domande di finanziamento trasmesse nel medesimo orario.

I comuni, a partire dalla data odierna, hanno a disposizione dieci giorni per segnalare eventuali erroriall’indirizzo di posta elettronica certificata fondoattivitaeducative@pec.governo.it.

Successivamente a tale scadenza, in data 7 novembre 2025, alle ore 11, saranno esperite le necessarie procedure di sorteggio in seduta pubblica, ai sensi dell’articolo 5, comma 3, dell’Avviso.

Il Dipartimento procederà, quindi, alla pubblicazione dell’elenco definitivo dei comuni ammessi al finanziamento, che costituisce notifica agli interessati a tutti gli effetti.


Fonte: Dipartimento per le politiche della famiglia 

Legalità: il decreto interministeriale per il fondo 2025-2027 di tutela degli amministratori locali vittime di intimidazioni

Il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali ha diffuso sul sito istituzionale il Decreto 11 settembre 2025, che stabilisce i riparti del "Fondo per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori” per il triennio 2025-2027.

Il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’istruzione e del merito e con il Ministro dell’economia e delle finanze, dell’11 settembre 2025, corredato dell’allegato A “Nota metodologica” e allegato B “Piano di riparto 2025”, recante i criteri e le modalità di riparto e utilizzo del fondo per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori, per il triennio 2025 – 2027, nonché il riparto, per l'anno 2025, del predetto fondo per complessivi 6 milioni di euro, di cui dall’articolo 1, comma 589, della legge 30 dicembre 2021, n.234, incrementato per effetto delle disposizioni dell’articolo 1, comma 820, della legge 29 dicembre 2022, n.197 e dell’articolo 1, comma 772, della legge 30 dicembre 2024, n.207, registrato alla Corte dei Conti il 14 ottobre 2025, n.3976, è stato diffuso nella sezione «I Decreti» ed il relativo avviso è in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.

Per i dettagli, scarica il Decreto 11 settembre 2025 e gli allegati A e B.

Fonte: Dait

27 ottobre 2025

Conferenza Stato-Città: intesa su contributi rifiuti nelle scuole e rimborsi spese viaggio per amministratori locali

La Conferenza Stato-Città e autonomie locali che si è tenuta nei giorni scorsi ha focalizzato i lavori su provvedimenti del settore ambientale e finanziario di interesse per gli Enti locali.

Via libera a rimborsi amministratori e rifiuti nelle scuole
È stata sancita l’intesa sullo Schema di decreto interministeriale che aggiorna la disciplina dei rimborsi per le spese di viaggio e soggiorno sostenute dagli amministratori locali in occasione di missioni istituzionali, ai sensi dell’articolo 84 del decreto legislativo n. 267/2000.
Il provvedimento equipara le modalità di rimborso a quelle previste per i dirigenti dell’area funzioni locali, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Attuazione, per l’anno 2025, dell’Accordo del 20 marzo 2008 sulla raccolta differenziata nelle istituzioni scolastiche statali:
La Conferenza ha approvato la delibera che dà attuazione, per il 2025, al punto 5 dell’Accordo Stato-città del 20 marzo 2008, definendo la quota del contributo del Ministero dell’istruzione e del merito destinato ai Comuni che hanno raggiunto la soglia minima del 65% di raccolta differenziata.
Le risorse complessive ammontano a 51,2 milioni di euro, con una quota pari al 16% da assegnare ai Comuni che abbiano raggiuto la soglia minima di raccolta differenziata.

Fonte: Conferenza Stato-Città e autonomie locali 

22 ottobre 2025

Istat, aggiornate le geografie urbane: Comuni, Città e Zone urbane funzionali

L’Istat ha reso disponibili le nuove geografie delle Città/City e delle Zone urbane funzionali (FUA, Functional Urban Areas); l’aggiornamento della classificazione dei Comuni italiani secondo il grado di urbanizzazione e dei Comuni costieri. Gli aggiornamenti sono basati sui dati di popolazione per griglia regolare e sulla matrice di pendolarismo per motivi di lavoro 2021 recentemente pubblicati dall’Istat.

Tutte le informazioni riguardanti questi aggiornamenti sono da oggi disponibili sul portale Situas (Sistema Informativo Territoriale delle Unità Amministrative e Statistiche).

La classificazione dei Comuni secondo il loro grado di urbanizzazione e la classificazione dei Comuni costieri è disponibile nel report “Comuni-Caratteristiche del territorio” nella home page alla sezione “I più consultati” (la variabile DEGURBA, dall’inglese DEGree of URBAnisation). È possibile applicare la classificazione con riferimento ad altri periodi, andando alla sezione “Unità territoriali” e selezionando la data di interesse, l’ambito geografico “Unità amministrative” e quindi “Comuni”.

La lista delle Zone urbane funzionali (FUA), con l’elenco dei Comuni che ne fanno parte, è disponibile nel report “Zone urbane funzionali 2021 – Composizione” nella sezione “Unità territoriali” selezionando l’ambito geografico “Unità statistiche” e quindi “Zone urbane funzionali”.

Nella sezione dedicata alle FUA è disponibile anche la lista delle Città (City) e la loro composizione in termini di Comuni componenti l’universo nell’area “Composizione delle Città (Cities) 2021”.

Metodologia

Per poter confrontare territori tra loro molto diversi e definire in modo univoco e misurabile il concetto di città europea è necessario disporre di unità territoriali di base comparabili; per questo è stata applicata una geografia non amministrativa, costituita da una griglia regolare di celle di 1 km2 di superficie, che ricopre il territorio di tutti i paesi dell’Unione europea. Tutti gli Istituti nazionali di statistica hanno stimato la popolazione che ricade in ciascuna delle celle.

di questa griglia regolare, con riferimento al Censimento della popolazione 2021. Questi dati sono stati ulteriormente elaborati per identificare tre tipologie di celle: gli agglomerati ad alta densità, gli agglomerati urbani e le celle rurali.

La classificazione dei Comuni italiani per grado di urbanizzazione e le Città (City)

La classificazione per grado di urbanizzazione (DEGURBA) distingue i Comuni italiani ed europei in tre classi:

  • Città o Zone densamente popolate”: se almeno il 50% della popolazione ricade in uno o più agglomerati ad alta densità;
  • “Piccole città e sobborghi o Zone a densità intermedia di popolazione”: se meno del 50% della popolazione ricade in agglomerati ad alta densità ma almeno il 50% della popolazione ricade in agglomerati urbani;
  • “Zone rurali o Zone scarsamente popolate”: se più del 50% della popolazione vive in Celle rurali della griglia
Fonte: Comunicato Istat