28 novembre 2023

Comuni, affidamenti per 5,2 miliardi di euro nel primo quadrimestre 2023

Nel quadrimestre gennaio-aprile 2023, i comuni italiani hanno espletato circa 9.100 procedure di affidamento per un valore di circa 5,2 miliardi di euro. È quanto emerge dal focus sui 745 comuni con più di 15mila abitanti elaborato da Anac nell’ambito del rapporto quadrimestrale sul mercato dei contratti pubblici. I 745 Comuni su cui Anac ha svolto l’approfondimento rappresentano ben il 60,5% dell’intera popolazione. 
 
In termini di importo, il 19% del valore complessivo è rappresentato da appalti avviati dai Comuni del Lazio, dovuto in particolare da un appalto di importo significativo esperito dal Comune di Roma in Project Financing per la gestione, conduzione e manutenzione di infrastrutture della Capitale, seguito dai Comuni della Lombardia con il 15,2% e subito dopo dai Comuni della Campania e della Puglia con rispettivamente il 9,1% e il 6,7% del valore degli appalti. 
 
Mentre a livello di numerosità i Comuni della Lombardia risultano essere quelli che espletano più appalti fra i Comuni italiani, con il 11,9% del numero complessivo degli appalti esaminati. A seguire i Comuni della Sicilia con il 10,6% e subito dopo quelli della Campania e della Puglia con rispettivamente il 9,6% e l’8,9% del numero degli appalti.

Se si considera invece la spesa pro-capite per abitante dei 745 comuni con più di 15.000 abitanti, si registra che la regione in cui si è speso di più nel quadrimestre in esame risulta essere la regione Friuli-Venezia (359 euro per abitante, dovuti in buona parte ad un appalto di importo significativo esperito dal Comune di Trieste in ambito di servizi di illuminazione pubblica, assistenza alla viabilità cittadina e servizi di smart city), seguita dalle regioni Liguria, Trentino-Alto Adige e Sardegna con rispettivamente circa 234 euro, 230 euro e 220 euro di spesa pro-capite per abitante.
 
Dalla distribuzione delle procedure per tipologia di contratto emerge che i 745 Comuni esaminati hanno espletato, a livello di importo, appalti soprattutto nel settore dei lavori (circa 2,6 miliardi di euro, il 49,5% del valore complessivo degli appalti) seguiti dal settore dei servizi (circa 2,4 miliardi di euro, il 46,5% del valore degli appalti).

Sono i lavori per la costruzione completa o parziale e di ingegneria civile quelli per cui i comuni spendono di più (1,5 miliardi circa, il 27,3% del totale). Seguono i servizi di assistenza sociale e servizi affini, servizi di riparazione e manutenzione connessi a personal computer e attrezzature d’ufficio, lavori di completamento edifici e servizi connessi ai rifiuti urbani e domestici. 

Se in termini di numero di procedure sono state principalmente utilizzate l’affidamento diretto e la procedura negoziata senza bando (rispettivamente per il 51,3% e per il 29,2% del totale appalti relativi ai 745 Comuni esaminati), in termini di importo la procedura aperta rappresenta il 64,5% del valore complessivamente affidato, essendo questa utilizzata per gli appalti di maggiore importo, seguita dalla procedura negoziata senza bando con il 24,0% del valore complessivo degli appalti esaminati.


Fonte: Anac