Con provvedimento approvato dal Consiglio di Anac il 18 giugno 2025, l’Autorità ha prolungato la possibilità di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma dell’Autorità per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro da parte di scuole, comuni, enti pubblici. La decisione è stata presa al fine di agevolare le stazioni appaltanti e gli enti concedenti nell’attuazione del processo di digitalizzazione degli affidamenti. Un provvedimento che va incontro alle esigenze di istituti scolastici, piccoli comuni ed enti pubblici in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alla Piattaforma dei contratti pubblici, al fine di consentire l’assolvimento delle funzioni ad essa demandate, ivi compresi gli obblighi in materia di trasparenza.
Come è noto, infatti, dallo scorso anno sono entrate
in vigore le disposizioni in materia di digitalizzazione dei contratti. In base
al nuovo Codice degli Appalti, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti
utilizzano le piattaforme di
approvvigionamento digitale (PAD) per svolgere le procedure di
affidamento dei contratti.
“Con questo provvedimento, abbiamo voluto ancora una
volta andare incontro alle esigenze dei comuni e delle amministrazioni, specie
quelle di dimensioni più ridotte, favorendo la semplificazione”, dichiara il
Presidente di Anac, Giuseppe Busìa.
“Da più parti, dagli stessi comuni e dall’Anci, sono giunte richieste ad Anac di prorogare l’uso in via transitoria della piattaforma web messa a disposizione
dall’Autorità, prolungando alcuni adempimenti previsti
dall’organizzazione dell’ecosistema
nazionale dei contratti pubblici. Questo soprattutto date le difficoltà
operative ancora riscontrate dalle stazioni appaltanti nell’uso delle
piattaforme di approvvigionamento digitale per affidamenti diretti di importo
inferiore a 5.000 euro. Nello stesso tempo, richiamiamo le piattaforme a porre in essere ogni misura idonea a
favorire la semplificazione del procedimento digitale per
l’affidamento dei contratti richiamati, nel rispetto delle regole tecniche
stabilite dal Codice e
del relativo aggiornamento in corso. Anac si riserva di monitorare il buon
esito dell’attività per stabilire la definitiva dismissione della scheda per
gli affidamenti in parola dalla PCP web”.
Si ricorda che la deroga all’uso delle PAD per i micro-affidamenti (di importo
inferiore a 5.000 euro) di lavori, servizi e forniture è stata originariamente
introdotta con Comunicato del Presidente del 10 gennaio 2024, poi prorogata
successivamente, da ultimo fino al 30 giugno 2025 con Comunicato del 28
dicembre 2024. Soprattutto le stazioni appaltanti di piccole dimensioni hanno
manifestato alcune difficoltà nell’utilizzo delle piattaforme che si
interconnettono con Anac e hanno tratto finora giovamento dalla possibilità di
caricare i dati direttamente sulla piattaforma dell’Autorità.
Nel corso del 2024, sono stati rilasciati 3,4 milioni
di CIG (codici
identificativi delle gare) relativi ad affidamenti di importo inferiore a 5.000
euro, per un valore medio di 1.480 euro.
Fonte: Anac