Le risorse sono destinate al sostegno dei musei regionali, provinciali, civici o privati, gestiti da soggetti pubblici o privati, da enti del Terzo settore e da organizzazioni non profit, che presentano entrate annue non superiori a 50.000 euro.
Rientrano in questa definizione i “piccoli musei”, ovvero istituzioni permanenti aperte al pubblico, senza scopo di lucro, che effettuano attività di ricerca, collezione, conservazione, interpretazione ed esposizione del patrimonio materiale e immateriale.
Al Fondo hanno potuto fare richiesta i musei con sede in Italia, in possesso di uno statuto o regolamento che ne definisse l’organizzazione e la missione, e aperti al pubblico per almeno 24 ore settimanali, comprensive del sabato o della domenica, oppure, nel caso di aperture stagionali, per non meno di 100 giorni all’anno.
Tra i criteri di ammissibilità rientravano anche lo svolgimento di iniziative rivolte alla comunità locale nel biennio 2022-2023 e la disponibilità di canali digitali (sito web o profilo social) dedicati alla comunicazione e alla promozione del museo.
Sono 28 in totale i progetti ammessi al finanziamento, distribuiti sull’intero territorio nazionale. Essi riguardano interventi per il miglioramento dell’accoglienza e della fruizione, la realizzazione di nuovi apparati informativi e comunicativi, l’allestimento di spazi espositivi, la mediazione culturale, la promozione del patrimonio diffuso e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Fonte: Mic