28 gennaio 2017

Città Italia: intervista con il Sindaco di Rimini, Andrea Gnassi

Di Maria Enrica Rubino 

Ha preso il via poche ore fa l'assemblea nazionale degli amministratori locali al Palacongressi di Rimini. Protagonista è il territorio, i piccoli comuni e le fasce di popolazione più debole: il vero punto di forza da cui il Pd pare voler ripartire. 


Sindaco, da dove ripartono oggi gli amministratori locali? 
Si riparte dai bisogni delle persone, da un progetto e da un'idea di città e di Paese. Qui a Rimini oggi c'è l'Italia delle città che riorganizza il welfare per parlare agli esclusi,  alle periferie.  I bisogni sono sempre maggiori mentre le periferie sono sempre più escluse e senza servizi. Non ci può più essere solo il welfare assistenziale dove al bisogno di una persona c'è solo lo Stato che interviene, ma ci vuole un welfare di comunità. Il che vuol dire che in un condominio se c'è un'operatrice sociale che dà una mano a un'anziano,  magari può dare una mano ad altre persone che hanno bisogni speciali in quel condominio. Pertanto,  se,  ad esempio, vi è una multinazionale che vince un appalto, la devi obbligare con una delibera comunale ad assumere delle madri sole. Queste sono le idee concrete di chi sta sul pezzo tutti i giorni e che il PD vuole portare al livello nazionale. 

Da questo punto di vista, l'associazionismo potrebbe essere una buona risposta? 
L'associazionismo è una rete importante di soggetti che potrebbero dare un grande contributo per il nuovo welfare e fornire nuovi servizi a tutte quelle persone a cui oggi non si guarda. 

E da dove ripartire in tema di immigrazione? 
In tema di immigrazione ognuno deve fare il proprio lavoro,  dobbiamo avere una politica internazionale con i Paesi di provenienza e ognuno deve fare la propria parte. 

Una distribuzione della quota immigrati che sia basata sul 2,5 per mille, come spiegava poco fa il responsabile PD enti locali, Matteo Ricci. La condivide?  
È una quota di immigrazione di profughi che un comune serio sa distribuire in piccole comunità. Gli immigrati che arrivano verranno, quindi, distribuiti come un buon comune sa fare.