Di Maria Enrica Rubino
Sindaco, qual è la sua idea per ripartire dal territorio?
La mia idea, in realtà, è legata a una consapevolezza che oggi sta prendendo forma. Il PD è l'unico partito che può vantare un patrimonio di amministratori locali davvero importante da nord a sud del Paese, che ogni giorno lavorano per la propria città. Troppo spesso questo lavoro viene considerato come legato solo alle città, in realtà è legato anche alle politiche nazionali. Partire di qui vuol dire prendere atto di una forza che il PD ha e che deve mettere in campo.
Ma nelle realtà territoriali in che modo si dovrà intervenire?
Dobbiamo ridare forza ai circoli, dobbiamo andare maggiormente in mezzo alle persone e, indubbiamente, rimediare agli errori che abbiamo fatto. È necessario ascoltare il malessere che c'è nel Paese, ma senza dimenticare le potenzialità del nostro Paese che troppo spesso non vengono considerate.
Qual è, ad oggi, la situazione delle città in termini di accoglienza?
In molte città stiamo dimostrando grande capacità di accoglienza. Credo che debba essere gestito con equilibrio, l'Europa deve fare la sua parte e non sta facendo come dovrebbe. Tuttavia, condivido l'idea che ai profughi si possano far fare lavori socialmente utili.
Crede che ci sia la possibilità di andare alle elezioni a breve?
Credo che se chiedessimo a dieci cittadini italiani se vogliono andare votare, sette su dieci risponderebbero che vogliono andare a votare. Credo che per le elezioni, o si accetti il mattarellum nel giro di un mese oppure con la legge che c'è si potrà andare a votare a fine estate.