È arrivata nel pomeriggio la questione di fiducia
sulla riforma della legge elettorale, il Rosatellum bis, che prende il nome dal
capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, ‘padre’ della legge. A
comunicarlo in Aula alla Camera dei deputati, tra non poche proteste dei
deputati di Mdp e M5S, la Ministra per i
Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro.
Per
l’esattezza, le fiducie saranno tre, ovvero sui primi tre articoli dei cinque
di cui si compone la legge elettorale e saranno votate da domani nell'Aula
della Camera.
I
capigruppo di Montecitorio hanno deciso che domani si voteranno le prime due e
la terza sarà votata giovedì.
La prima fiducia, sull'articolo uno si voterà
dunque dalle 15:45; le dichiarazioni di voto avranno inizio dalle
13:45. La seconda fiducia, sull'articolo 2 sarà votata dalle 19:30, mentre
la terza fiducia, sull'articolo 3 si voterà giovedì dalle 11. Nella giornata di
giovedì saranno esaminati dall'Assemblea di Montecitorio gli altri due articoli
del testo, su cui insistono una ventina di emendamenti, tutti da esaminare a
scrutinio palese. Nella stessa giornata verranno esaminati, poi, gli ordini del
giorno e ci saranno le dichiarazioni di voto finali ed il voto finale.
Votazione, quest’ultima, che in base al regolamento di Montecitorio è
"secretabile".
E in mattinata, poche
ore prima della comunicazione da parte del Governo della questione di fiducia, Ettore Rosato, capogruppo alla Camera, si era espresso:«Dopo
la riunione di maggioranza ho telefonato al premier Paolo Gentiloni riferendo
che la valutazione della maggioranza sarebbe che è opportuna la fiducia perché il testo è frutto di un faticoso equilibrio tra
maggioranza e opposizione e sottoporlo ai voti segreti metterebbe in difficoltà
il complesso del testo».
Intanto, M5S e Mdp chiamano a
mobilitarsi contro la fiducia con proteste e manifestazioni, come quella preannunciata
da Pierluigi Bersani su Twitter, in nome della “democrazia”.