Di Maria Enrica Rubino
VICENZA - Entra nel vivo la tre giorni della 34esima Assemblea Annuale
Anci, dall’11 al 13 ottobre, a Vicenza. Cittàpuntozero. Immagina il domani,
governa l’oggi: questo il titolo dell’evento. La seconda giornata di lavori ha
visto una serie di dibattiti su temi ‘caldi’ quali economia, sviluppo, ambiente,
energia, territorio e, ancora, banda ultralarga e mobilità. Ma, soprattutto,
persone al centro dello sviluppo dei contesti urbani.
Un lungo e articolato dibattito ha animato la mattinata
di giovedì. Tema centrale: la città e la natura. “Dobbiamo farci promotori di
una vera e propria inversione di tendenza ambientale” è l’appello lanciato dal
sindaco di Melpignano e delegato Anci all’energia e ai rifiuti, Ivan Stomeo. “Da
un lato dovremmo produrre meno rifiuti, dall’altro riciclarne sempre di più,
chiudendo a monte la filiera produttiva di un’economia circolare” ha proseguito
Stomeo.
Sull’importanza del risparmio energetico ha insistito
anche il presidente di Enea, Federico Testa: “L’edilizia tirata su negli anni cinquanta, sessanta e
settanta sono dei colabrodi a livello di dispersione energetica” ha spiegato
Testa. “Intervenendo su questa edilizia si possono risparmiare fino 60% sui
consumi, intervenendo al contempo nelle zone più degradate delle città. Al
governo chiediamo un intervento per completare questo percorso, magari rendendo
trasferibili incentivi da chi li riceve e chi fa gli interventi”.
“Il nostro è un Paese fatto di paesi” ha esordito il
sindaco di Cerignale e coordinatore nazionale Anci piccoli Comuni, Massimo Castelli,
riprendendo una frase dell’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio
Ciampi. E a proposito della recente legge sui piccoli Comuni ha spiegato che
i 100 mln di euro previsti in cinque anni per i piccoli Comuni sono “soltanto
un punto di partenza”. Per poi concludere: “Se non valorizziamo i piccoli
centri rischiamo di perdere l’Italia”.
Uno spazio del convegno è stato dedicato al terremoto ,
con un dibattito dal titolo: “le comunità dopo il terremoto”. Rilevante è stato
l’intervento del sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, che ha parlato di
investimenti sulle infrastrutture per la fase di ricostruzione dei territori
terremotati, fase in cui, a parere del sindaco, “occorrerebbe circa un miliardo
di euro tra opere pubbliche e patrimonio immobiliare” . Petrucci ha posto
l’accento, inoltre, sull’importanza di rilanciare i servizi e “permettere,
quindi, ai giovani di tornare nell’entroterra e di riaprire le seconde case”
stimate per “l’80% del patrimonio immobiliare di tutto il Comune.
In tema di infrastrutture nel corso del dibattito nella
Sala Plenaria della Fiera di Vicenza è, poi, intervenuto il Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. Il Ministro ha esordito con un
saluto ai sindaci del terremoto: “i sindaci del terremoto sono uomini e donne
di frontiera. Sono stato anch’io un sindaco terremotato nel 2012”. Il Ministro
ha parlato di competitività delle città metropolitane. “E’ necessario mettere
in campo il Piano Marshall della competitività sostenibile: più cura e manutenzione
e sviluppo delle reti urbane. L’Italia” ha spiegato Delrio “ha metà delle reti
urbane dei Paesi europei”. Delrio ha parlato, poi, di nuovi fondi utili alla
progettazione per gli enti locali.
Ha citato Macron, il Ministro Delrio, sulla necessità di “ripensare
ai trasporti della quotidianeità“. Delrio ha chiarito che ci sono circa sette miliardi di euro di fondi
statali e regionali per la sostituzione degli autobus e dei treni, e circa
dieci miliardi per il piano metropolitane. “Da qui al 2035 pensiamo di
sostituire ogni anno 2500 autobus - ha spiegato - arrivando alla sostituzione
completa del parco mezzi con autovetture ecologiche”. Mentre “le Ferrovie dello
Stato metteranno a disposizione ben quattro miliardi per la produzione di ben
150 treni regionali, situazione che avrà anche ricadute occupazionali
importanti sul territorio”.
Il Ministro ha espresso parere positivo per il lavoro Nicola
Zingaretti nella Regione Lazio sul programma di trasporto pubblico locale. E
poi il tema degli appalti: “occorrono norme che scoraggino i continui ricorsi
per contenzioso da parte delle ditte. Pretendiamo l’assunzione di
responsabilità su interesse pubblico, ma il nucleo è il tema dell’organizzazione
delle aziende e gli investimenti: su questo lo Stato è stato assente”.
“Una pratica
con cui il nostro comune è diventato concreto facilitatore dello sviluppo?
Abbiamo lavorato molto sulla riduzione dei tempi di pagamento alle imprese
forinitirici di servizi, arrivando ad una media di 20 giorni a fronte degli
standard europei di 30 giorni”. Lo ha sottolineato il sindaco di Pisa e delegato
Anci per l’innovazione e le attività produttive Marco Filippeschi, intervenuto
ad un dibattito su ‘La città e l’economia’ moderato dal giornalista del Sole
24 Ore Gianni Trovati.
Il sindaco
di Pisa ha poi indicato un’altra strada perseguita dalla sua amministarzione.
“Abbiamo collaborato con un gruppo privato che ha realizzato la zona
industriale più dinamica del territorio. Oltre ad aver realizzato lì alcuni
spazi di coworking, abbiamo ottenuto in cambio un asilo ed una palestra che
sono stati donati alla comunità. Un significativo esempio – ha concluso
Filippeschi - di una colllaborazione fattiva per tutto il nostro territorio”.
Dal palco del moderno complesso fieristico di Vicenza è
intervenuto, nel pomeriggio, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali,
Giuliano Poletti, che ha focalizzato l’attenzione sull’innovazione sociale dei
rapporti e del sapere, che ruoti intorno alla parola “inclusione”. Il Ministro ha spiegato che “i Comuni operano
sul territorio e le comunità sono fondamentali. Per questo bisogna dare agli
enti locali risorse e serve una rete
dove le diverse competenze e politiche siano focalizzate su sugli stessi
obiettivi. Con Anci” ha concluso “troviamo insieme la forza per rafforzare
questa rete”.
“L’impegno che prendo davanti a voi sindaci è quello di
una conclusione ordinata della legislatura”. Con queste parole il Presidente
del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, è intervenuto nella Sala Plenaria
del complesso fieristico di Vicenza . “Dalla forza delle grandi città e
dei Comuni più piccoli - ha detto - deriva l’assicurazione sul nostro futuro.
Chiunque pensa all’Italia pensa alle nostre piazze e alle nostre identità. Per
questo rinnoviamo solennemente un patto tra lo Stato e gli enti locali, fondato
sull’autonomia e sulla responsabilità, motori di fiducia e di futuro per
l’Italia”.
“Mi rivolgo all’elemento costitutivo del Paese – ha continuato Gentiloni –, al tessuto costitutivo della Repubblica, alla rete che la tiene insieme. Le esperienze locali hanno sempre avuto un rapporto con il mondo. E’ stato così per secoli in cui i Comuni hanno rappresentato cultura e modernità a livello internazionale". Il premier ha quindi ricordato come “i sindaci sono protagonisti in tutto: della bellezza ma anche della fragilità del territorio. E per questo colgo l’occasione per ricordare la vicinanza del governo ai sindaci dei borghi così duramente colpiti del terremoto perché anche la tenuta di quei piccoli borghi fa parte del nostro tessuto democratico”.
“Mi rivolgo all’elemento costitutivo del Paese – ha continuato Gentiloni –, al tessuto costitutivo della Repubblica, alla rete che la tiene insieme. Le esperienze locali hanno sempre avuto un rapporto con il mondo. E’ stato così per secoli in cui i Comuni hanno rappresentato cultura e modernità a livello internazionale". Il premier ha quindi ricordato come “i sindaci sono protagonisti in tutto: della bellezza ma anche della fragilità del territorio. E per questo colgo l’occasione per ricordare la vicinanza del governo ai sindaci dei borghi così duramente colpiti del terremoto perché anche la tenuta di quei piccoli borghi fa parte del nostro tessuto democratico”.
“Siamo molto
soddisfatti delle risposte alle richieste dei sindaci che abbiamo ricevuto dal
presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Il capo del governo ha garantito un
passo diverso più graduale sulle nuove regole di contabilità, che ha effetti
immediati sulla spesa corrente dei Comuni e di conseguenza si riflette sui
servizi per i cittadini, quelli più fragili prima di tutti gli altri, investimenti per le periferie delle città
grandi e medie e un più robusto finanziamento della legge di valorizzazione dei
piccoli comuni”. Così Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci,
ha concluso i lavori della seconda
giornata, accogliendo, quindi, le dichiarazioni del premier.