Di Maria Enrica Rubino
Mancano pochi giorni all’avvio ufficiale della XVIII
legislatura, quando venerdì 23 marzo si terranno le prime sedute di Camera e
Senato. Giornata in cui si terrà l’elezione dei rispettivi presidenti, ma non
solo. I parlamentari neo eletti dovranno seguire tutti gli adempimenti
burocratici previsti dai regolamenti delle Camere, a partire dall’elezione dei
presidenti delle Assemblee, la costituzione dei gruppi parlamentari, i
componenti dell’Ufficio di presidenza.
Una volta eletti i presidenti delle Camere, i
parlamentari dovranno dichiarare a quale gruppo vogliono appartenere e, quindi,
iscriversi. Nel caso in cui un parlamentare non dovesse fare dichiarazione di
appartenenza ad alcun gruppo, verrebbe automaticamente a confluire nel gruppo Misto.
Alla fase di definizione delle presidenze delle
Camere e dei gruppi parlamentari seguirà, quindi, la fase delle consultazioni
del Presidente della Repubblica per dar vita all’esecutivo. Mattarella potrà
decidere a questo punto tra l’incarico pieno per affidare il nuovo governo o,
nel caso in cui la maggioranza non fosse chiara, optare per l’incarico
esplorativo (molto più probabile quest’ultimo). Il presidente del Consiglio,
Paolo Gentiloni, salirà al Colle e rassegnerà le proprie dimissioni nelle mani
di Mattarella, restando, però, in carica con tutti i ministri per il “disbrigo
degli affari correnti” come prescritto nella formula del rito.
Intanto nella giornata di oggi è iniziato il via vai
dei nuovi senatori per le registrazioni, mentre per i nuovi deputati l’appuntamento
è fissato a domani.