5 aprile 2013

Ciao Ugo....

A cura di Legautonomie Lazio. 

Si è spento lo scorso 2 aprile, all’età di 88 anni, Ugo Vetere, ex Sindaco di Roma e fondatore di Legautonomie Lazio. Una scomparsa che ha generato profondo cordoglio nel mondo politico capitolino e delle autonomie locali, dove Vetere si è fatto fortemente apprezzare per le sue doti politiche e umane, oltre che per le sue profonde competenze amministrative.

Nato a Reggio Calabria nel 1924, vive durante la sua età adolescenziale i crimini della dittatura fascista e gli orrori della guerra al fianco dell’alleato nazista, iniziando in questa drammatica pagina della storia italiana la sua formazione politica. Insieme a diversi compagni di Liceo decide di aderire alla Resistenza, entrando a far parte dei gruppi che fanno capo al colonnello Montezemolo, poi arrestato dalla polizia fascista e rinchiuso nel carcere di via Tasso. All'indomani della liberazione di Roma entra a fare parte del Comitato di Liberazione Nazionale e si dirige al nord, per continuare la lotta di Resistenza che si concluderà felicemente per lui il 25 aprile del 1945 con la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Terminata la guerra intraprende quindi l’attività politica che ha inizio dapprima come sindacalista, nella Cgil, di cui diviene nel 1956 segretario nazionale nella categoria del Pubblico impiego. Contestualmente aderisce al Partito Comunista Italiano, nella cui lista viene eletto nel 1966 Consigliere comunale a Roma. Proprio al territorio capitolino inizia a quel punto a legarsi intensamente la sua attività politica. Nel 1972 viene infatti  eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nella circoscrizione di Roma, sempre con la lista del Pci, mentre nel 1976 il Sindaco di Roma Giulio Carlo Argan lo nomina Assessore al Bilancio; incarico che, in seguito alla prematura scomparsa del Primo cittadino Luigi Petroselli, nel 1981, prelude alla sua nomina a sindaco della Capitale; una carica che manterrà fino al 1985. Da Sindaco Ugo Vetere si attiva fortemente a sostegno delle categorie più deboli della città, promuovendo sforzi, progetti e investimenti in favore delle scuole, con particolare riferimento all’edilizia scolastica e agli asili nido; ma significative sono anche le opere di riqualificazione avviate e portate a termine nelle periferie romane, sulla scia di quanto già intrapreso dai suoi predecessori Argan e Petroselli. Portano poi la sua firma i lavori di ampliamento della metropolitana e quelli che segnano la nascita dell’Università di Tor Vergata.

Nel 1986 viene insignito dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga della medaglia d’argento al valore civile in seguito all’irruzione di uno squilibrato nella scuola “Ignazio Silone” all’interno della quale, dopo aver ucciso un bidello, prende in ostaggio una intera scolaresca; decisiva si rivela infatti l’opera di mediazione condotta dal Sindaco Vetere e grazie a cui si portano in salvo tutti i bambini presi in ostaggio. La sua attività politica prosegue poi nel 1987, quando viene eletto Senatore, sempre nella lista del Pci. 

Brunzo Manzi, Presidente di Legautonomie Lazio, lo ricorda così: "Un esempio e un modello per tutti coloro che concepiscono la politica come un servizio. Grande sindaco e stimatissima persona, si è sempre impegnato per una giusta crescita democratica e civile della sua città. Con questo spirito, e grazie al suo intuito e alla sua competenzaha avviato un processo di rinnovamento istituzionale fondato sulla valorizzazione delle Amministrazioni locali offrendo un valido e fondamentale contributo al sistema delle Autonomie Locali anche attraverso il suo impegno in Legautonomie, di cui è stato dirigente e indiscusso punto di riferimento. Con lui se ne va un pezzo di storia del mondo della Pubblica Amministrazione fondato sui principi della cooperazione, della solidarietà e della sussidiarietà".