di Marco Galice, Legautonomie Lazio.
Una Sala della Protomoteca gremita, e la suggestiva atmosfera del Campidoglio, hanno fatto da cornice giovedì 16 gennaio alla premiazione del Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale”, indetto dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e Legautonomie Lazio, in collaborazione con il Centro di documentazione per la poesia dialettale "Vincenzo Scarpellino" e il Centro Internazionale Eugenio Montale.
Dal Friuli alla Sicilia, dall’Emilia alla Puglia, dalla Campania al Lazio, la molteplicità degli idiomi dialettali italiani sono riecheggiati attraverso i brani e i versi recitati dagli stessi autori premiati, che hanno emozionato per la potenza rievocativa delle loro parole, incentrati su fonemi e suggestioni sonore che hanno testimoniato l’assoluta vitalità e ricchezza dei nostri dialetti, ognuno affascinante espressione del proprio territorio.
Una Sala della Protomoteca gremita, e la suggestiva atmosfera del Campidoglio, hanno fatto da cornice giovedì 16 gennaio alla premiazione del Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale”, indetto dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e Legautonomie Lazio, in collaborazione con il Centro di documentazione per la poesia dialettale "Vincenzo Scarpellino" e il Centro Internazionale Eugenio Montale.
Dal Friuli alla Sicilia, dall’Emilia alla Puglia, dalla Campania al Lazio, la molteplicità degli idiomi dialettali italiani sono riecheggiati attraverso i brani e i versi recitati dagli stessi autori premiati, che hanno emozionato per la potenza rievocativa delle loro parole, incentrati su fonemi e suggestioni sonore che hanno testimoniato l’assoluta vitalità e ricchezza dei nostri dialetti, ognuno affascinante espressione del proprio territorio.
Tanto nei lavori in poesia, quanto in quelli in prosa, sono
emersi impulsi di vita che rimandano a tempi lontani, a tradizioni consumate, a
terre, abitudini e gesti remoti ma pur tuttavia ancora pulsanti, attraverso un
intrigante gioco di generazioni che si toccano, si intrecciano e si rincorrono,
saldando tra loro passato e presente.
“La globalizzazione attenta ogni giorno a questo patrimonio
straordinario che noi stiamo cercando di salvare – ha dichiarato il Presidente
dell’Unpli Claudio Nardocci – E’ un impegno di tutti, non solo delle Pro Loco
ma di ogni singolo cittadino, salvare questo patrimonio custodendolo, facendolo
vedere, facendolo sentire. Posso dire con soddisfazione che oggi questo grido
d’aiuto sembra che sia stato raccolto”.
“La diffusione e la salvaguardia dei dialetti è fondamentale
per la conservazione delle tradizioni locali. Contestualmente i dialetti sono
quello che rendono viva la stessa lingua italiana, perché ne sono il
presupposto – le parole invece del Presidente di Legautonomie Lazio, Bruno
Manzi - Conservare e lavorare per la conservazione dei dialetti, così come
delle tradizioni e delle comunità locali, è elemento fondamentale per una
associazione come la nostra che si occupa di enti locali.”
Questi vincitori decretati dalla giuria composta da Pietro Gibellini (Presidente), Toni Cosenza, Angelo Lazzari, Franco Loi, Vincenzo Luciani, Luigi Manzi, Cosma Siani e Ugo Vignuzzi.POESIA INEDITA: 1) Nelvia Di Monte, dialetto friulano, 2) Fernando Gerometta, dialetto friulano, 3) Benedetto Bagnani, dialetto di Subiaco.
PROSA INEDITA (storie, favole racconti): 1) Alberico Bojano dialetto campano di Benevento; 2) Aurora Fratini dialetto di Sambuci (Roma); 3) Antonina Pistorio Gervasi (dialetto siciliano).
POESIA EDITA: 1) Giovanni Nadiani, dialetto romagnolo; 2) Maurizio Casagrande, dialetto veneto; 3) Giuseppe Tirotto, dialetto sardo.
PROSA EDITA (storie, favole racconti): 1) Grazia Galante, Fiabe e Favole – Raccolte a San Marco in Lamis, Levante editori, Bari, 2010 - in dialetto di San Marco in Lamis (Foggia); 2) Diego Manna e Michele Zazzara , Polska... Rivemo!, Nativi Società Cooperativa, Trieste, 2013 - in dialetto triestino; 3) Franco Pinto, E quist’ate, mo’, che vonne?, Ed. “ManfredoniaNews.it”, Manfredonia, 2012 - dialetto di Manfredonia (Foggia).
SEZIONE SPECIALE AUTORI SIAE: 1) Nevio Spadoni, dialetto romagnolo; 2) Vincenzo Mastropirro, dialetto pugliese di Ruvo di Puglia (BA); 3) Leopoldo Attolico, dialetto romanesco.
MENZIONI SPECIALI - La Giuria infine ha deciso di attribuire alcune menzioni speciali a: Sergio Subazzoli, Il tempo dei padri, Pro Loco Novellara, Reggio Emilia; Bruno Proserpio, Rime Argute, Pro Loco Meda (Monza Brianza); Pro Loco Tornimparte per il coinvolgimento dell’Istituo Comprensivo Comenio (di Tornimparte, Scoppito e Lucoli); Nigola Stragapede, I canti folk, Pro Loco di Ruvo di Puglia, BA; Pro Loco San Pietro in Lama (LE) – Speciale Scuola; Pro Loco Cantalice, Rieti, Raccolta di poeti locali; Pro Loco Ferentino (FR) Raccolta di poeti locali; Tesi di Laurea di Angelica D’Agostino “Storia e linguistica del dialetto cilentano”.