A cura di Legautonomie Lazio.
Sono 272 su 367 aventi diritto i Comuni che lo scorso 16 dicembre hanno votato nei rispettivi Consigli comunali per il rinnovo del Consiglio delle autonomie locali. I consiglieri che non hanno esercitato il voto presso il proprio comune per la mancata convocazione del consiglio o a causa del non raggiungimento del numero legale potevano farlo nei seggi allestiti presso le sedi provinciali martedì 17.
Circa 200 i consiglieri che hanno esercitato il voto usufruendo di tale possibilità. “È un risultato che va oltre ogni rosea aspettativa - ha detto il presidente del Cal Donato Robilotta - che testimonia il buon lavoro fatto negli ultimi mesi dal Cal e una rinnovata fiducia dei Comuni per un organismo di rilievo costituzionale fondamentale nella dinamica dei rapporti tra gli enti locali e la Regione”.
Sono 272 su 367 aventi diritto i Comuni che lo scorso 16 dicembre hanno votato nei rispettivi Consigli comunali per il rinnovo del Consiglio delle autonomie locali. I consiglieri che non hanno esercitato il voto presso il proprio comune per la mancata convocazione del consiglio o a causa del non raggiungimento del numero legale potevano farlo nei seggi allestiti presso le sedi provinciali martedì 17.
Circa 200 i consiglieri che hanno esercitato il voto usufruendo di tale possibilità. “È un risultato che va oltre ogni rosea aspettativa - ha detto il presidente del Cal Donato Robilotta - che testimonia il buon lavoro fatto negli ultimi mesi dal Cal e una rinnovata fiducia dei Comuni per un organismo di rilievo costituzionale fondamentale nella dinamica dei rapporti tra gli enti locali e la Regione”.
I Comuni più attivi al voto sono stati quelli grandi, oltre i 15 mila
abitanti, mentre la più alta percentuale dei Comuni che non hanno
votato si è registrata tra quelli più piccoli, al di sotto del 5000 abitanti,
in special modo nella province di Frosinone e Rieti.
Nel dettaglio questi i risultati delle votazioni.
Per ciò che attiene i comuni con popolazione inferiore ai
5.000 abitanti (1353 voti validi) la lista “Il popolo negli enti locali” ha
conseguito 477 preferenze, pari al 31,03%, vedendo eletti Tommaso Ciccone e Roberto
Zannella; la lista “Territorio e partecipazione popolare” 261 voti, pari al
16,98%, eleggendo Luisa Piacentini; la lista “Il Lazio dei territori” 799 voti,
pari al 51,98%, eleggendo Sandro Runieri, Aldo Antonetti, Lucia Catanesi e
Dante D’Angeli.
Per quanto riguarda i comuni con popolazione compresa tra
5.000 e 15.000 abitanti (707 i voti validi) la lista “Il popolo negli enti
locali” ha ottenuto 305 voti, pari al 43,14%,. Eleggendo Angelo Veronesi e
Massimo Mattogno; la lista “Territorio e partecipazione” 118 voti, pari al
17,66%, eleggendo Claudio Crocetta; la lista “Il Lazio dei territori” 284 voti,
pari al 40,17%, eleggendo Maria Giovanna Bozzo e Luca Abbruzzetti.
Infine nelle votazioni dei comuni con popolazione superiore
ai 15.000 abitanti (698 voti validi) la lista “Il popolo delle Libertà” ha
ottenuto 261 voti, pari al 37,39%, eleggendo Salvatore Ladaga e Mario
Cacciotti; la lista “Territorio e partecipazione” 92 voti, pari al 13,18%, eleggendo Alfio Tangredi;
la lista “Il Lazio dei territori” 345 voti, pari al 49,42%, eleggendo Nicola
Marini ed Andrea Campoli.