3 maggio 2014

Cassa depositi e prestiti e Housing Sociale

di Pier Paolo Inserra , Parsec consortium. 

Gran parte degli amministratori pubblici conosce la Cassa depositi e prestiti.  Si tratta di una società per azioni a controllo pubblico (www.cassaddpp.it), il cui azionista di maggioranza è il Ministero dell’economia e delle finanze.
Caro Sindaco, se hai l’esigenza di pensare ad investire in opere infrastrutturali e più specificatamente in politiche di housing sociale, cerca di capire cosa puoi fare con uno strumento interessante: il FIA, Fondi Investimenti per l’Abitare.

Servono alloggi sociali a canone accettabile? Volete realizzare nel vostro comune case a costi accessibili?  Oltre al problema delle famiglie con redditi bassissimi o nulli avete anche il problema di famiglie con redditi superiori ma non sufficienti a soddisfare sul mercato le esigenze abitative? 

Ci sono 2 miliardi e 28 milioni di euro messi a disposizione per provare a dare risposta alle domande appena fatte. Va seguito un iter preciso che prevede una fase iniziale di istruttoria (conseguente a quella formale di richiesta), una di conformità generale del progetto ed una finale di accesso al fondo dedicato di investimento.

Certo, un piano complessivo di investimento in politiche abitative deve basarsi su un’analisi accurata della situazione territoriale, una esplicita identificazione dei bisogni e delle domande espresse dai destinatari interessati, una programmazione seria che concili scelte strategiche di medio-lungo periodo con risorse, progettualità specifiche, priorità. Rimane il fatto che, in tutti i casi, se esiste un fondo pubblico a disposizione e si debbono dare delle prime e mirate risposte, in questo periodo storico - come ente locale - è bene utilizzarlo.

Ma l’idea di abitare contempla sia esigenze di edilizia abitativa, sia la fruizione di spazi ad uso pubblico.  E, ancora: abitare vuol dire partecipare attivamente alla vita del proprio territorio, occuparsi dei beni comuni, progettare spazi e luoghi simbolici e fisici per favorire relazioni di cittadinanza.  Insomma, entriamo in una dimensione complessa da gestire. Sia sul piano delle policy che su quello delle scelte amministrative ed operative. Amministrare ed abitare sono  due facce di una stessa medaglia, oltre che esigenze strutturali importanti. 

Entrambi i concetti, infatti, rappresentano quanto di utile e migliore possa fare un buon amministratore: porre attenzione alle dimensioni regolative, procedurale e processuale da una parte. E, dall’altra, investire sulle dimensioni relazionale, partecipativa, generativa.