Sono in corso al Senato, in Commissione lavori pubblici, le audizioni sul
disegno di legge di Delega al Governo per l'attuazione della direttiva
2014/23/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione , della direttiva
2014/24/UE - sugli appalti pubblici - e della direttiva 2014/25/UE -sulle
procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori speciali (acqua, energia,
trasporti e servizi postali),
che dovranno essere recepite entro il 17 aprile 2016. Nell’attesa di analizzare il testo ufficiale, le indiscrezioni raccontano di una proposta di legge che lascia più spazio alle Pmi e, nelle intenzioni, meno alla burocrazia.
che dovranno essere recepite entro il 17 aprile 2016. Nell’attesa di analizzare il testo ufficiale, le indiscrezioni raccontano di una proposta di legge che lascia più spazio alle Pmi e, nelle intenzioni, meno alla burocrazia.
La nuova disciplina degli appalti pubblici potrà contare su 200 articoli, un terzo dell'attuale: saranno infatti cancellate le centinaia di articoli dell’attuale codice degli appalti e del suo regolamento e «armonizzata» la legge obiettivo sulle grandi infrastrutture strategiche alle regole generali sugli appalti. Le nuove regole conterranno una rivoluzione radicale per il settore: un paletto generale di concorrenza con "gare sempre" per appalti e concessioni «salvo casi espressamente previsti» per stroncare la selva delle deroghe, una razionalizzazione e una «centralizzazione» delle stazioni appaltanti, un «miglioramento delle condizioni di accesso al mercato degli appalti e delle concessione pubbliche» per le Pmi, «una riduzione degli oneri documentali» a carico dei soggetti partecipanti alle gare, una «revisione» delle Soa e del sistema di qualificazione, l'introduzione del débat public alla francese per la consultazione dei cittadini e del territorio sui progetti (che tuttavia sembrava non essere più tra i principi ispiratori della proposta avanzata dal Governo), un rafforzamento del dialogo competitivo precedente alla fase della gara con la partecipazione dei «portati qualificati di interessi», l'introduzione di metodi di risoluzione delle controversie alternative al rimedio giurisdizionale anche per la fase della gara e dell'aggiudicazione, strumenti finanziari innovativi e incentivi per il project financing e per la partecipazione dei capitali privati.