di Maria Enrica Rubino
Torna, anche nella giornata di oggi, all’esame del
Consiglio regionale del Lazio la proposta di legge regionale n. 55 del 19
luglio 2018, concernente ‘Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo
regionale’. Proposta sulla quale ha già espresso parere positivo il Consiglio
delle Autonomie Locali nella riunione di lunedì 10 settembre, occasione in cui
è stata discussa anche la proposta di legge n. 59 del 7 agosto 2018, con
votazione finale a maggioranza positiva.
La proposta di legge, d’iniziativa della Giunta, ha
ottenuto il via libera lo scorso 6 agosto dalla quinta commissione consiliare Bilancio, programmazione
economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e
patrimonio, presieduta dal consigliere Marco
Vincenzi.
Decisive le novità che interesserebbero le pubbliche
amministrazioni in materia di semplificazione amministrativa contenute nei 41 articoli
della proposta di legge, 68 gli emendamenti approvati nel corso dei lavori in
Commissione. A partire dalla possibilità di assegnazione temporanea di
personale regionale alla Città metropolitana di Roma Capitale e alle Province
con l’obiettivo di ‘sostenere gli enti di area vasta nel loro esercizio’ e, in
particolare, per le funzioni amministrative e le attribuzioni in materia
ambientale.
Previste una serie semplificazioni anche in materia
di ambiente, agricoltura, caccia e pesca e tutela del territorio. Nello specifico, con le “Misure di
semplificazione concernenti la gestione delle risorse forestali ed agricole”,
contenute nell’articolo 2, si propone di semplificare la procedura relativa
alla ricostituzione dei soprassuoli percorsi da incendio.
Per la manutenzione delle aree verdi da parte dei
cittadini, la Regione concederebbe dei contributi ai comitati di quartiere o
associazioni senza fini di lucro, costituite da cittadini residenti nei
quartieri in cui sono situate tali aree.
Novità in vista anche in ambito appalti pubblici con
l’introduzione del divieto di utilizzare la modalità di comunicazione cartacea
tra stazioni appaltanti e imprese nelle fasi di gara, in linea con la direttiva
europea 2014/24/UE. La comunicazione dovrà avvenire in forma esclusivamente
elettronica, utilizzando apposite piattaforme: sarà messa a disposizione delle
strutture regionali, aziende sanitarie e altri enti regionali, la piattaforma e-procurement della Direzione Centrale
Acquisti, a cui potranno accedere anche gli enti regionali che ne fanno
richiesta. Previste semplificazioni anche per le procedure di accesso al fondo
per prevenire il dissesto dei comuni.
Resta il ‘nodo’ della riforma delle Ipab e le Ater,
enti regionali e di primario interesse per gli enti locali, la cui ‘trasformazione’
è inserita nella proposta di legge n. 59 del 7 agosto 2018.
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