Di Maria Enrica Rubino
Rimini - Si torna a parlare di periferie nella tre giorni della
XXXV assemblea Anci, a Rimini. Il Presidente dell’Associazione dei Comuni
italiani e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenendo dal palco della sala
plenaria della Fiera di Rimini, torna a parlare ai sindaci della «battaglia»
sulle periferie. «Non era una battaglia dei sindaci, ma è stata una battaglia
per i diritti dei nostri concittadini – ha detto Decaro - Perché quando
si parla di periferie, di progetti, di emendamenti, noi non possiamo mai
dimenticare che parliamo della vita delle persone. Un cantiere non è solo una
procedura d’appalto».
Il presidente Anci, introdotto dagli interventi di
apertura di Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale Anci, dal sindaco
di Ravenna e presidente Anci Emilia Romagna, Michele de Pascale, dal sindaco di
Rimini, Andrea Gnassi, e dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano
Bonaccini, è tornato a parlare anche del tema dei piccoli comuni. Decaro ne ha
esaltato il valore e l’importanza, nonché l’unità, “indispensabile” tra gli stessi
e i comuni medio-grandi. «Siamo tutti sindaci e tutti responsabili dei destini
delle nostre comunità. Tanti problemi delle amministrazioni più piccole sono
stati al centro del nostro confronto con il Governo, a cui abbiamo chiesto di
riempire di risorse e contenuti la legge Realacci».
E sui temi della sicurezza
e dell’immigrazione Decaro ha menzionato il decreto Salvini. «Il Governo ha
perso una grossa opportunità, approvando un decreto che tiene insieme provvedimenti
in materia di sicurezza e di immigrazione, senza alcun tipo di
concertazione o di confronto, anzi senza alcun tipo di comunicazione
preventiva. Questo atteggiamento ci preoccupa, inevitabilmente. E non lo dico
io ma la commissione Immigrazione dell’Anci, composta da sindaci di tutte le
parti d’Italia e di tutte le forze politiche, che hanno votato all’unanimità un
documento che chiede al Governo di tornare sui propri passi» ha spiegato il
primo cittadino alla guida dell’Anci.
Sulla vicenda del Bando Periferie si è soffermato,
nel suo articolato intervento, anche il Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, intervenuto a margine della prima giornata di assemblea: « E’ altamente
positivo – ha affermato Mattarella – che l’Anci abbia raggiunto un’intesa con
il Governo, in modo da confermare i finanziamenti previsti all’interno del
Programma di riqualificazione delle periferie. Le città più grandi non solo
luoghi dove vive e lavora una parte assai consistente della popolazione
italiana. Ma sono i nodi di una rete nazionale e sovranazionale di conoscenze, di
ricerca, di comunicazione, di innovazione tecnologica, da cui dipende la
crescita e la sua qualità». E sul dibattuto tema dell’accoglienza e richiedenti
asilo: «Tra l’Anci e il governo si è aperto un confronto anche sulle recenti
misure riguardanti i servizi di accoglienza e il sistema di protezione per i
richiedenti asilo e i rifugiati. Senza entrare in valutazioni penso che si
possa comunque sottolineare come i Comuni restino le istituzioni pubbliche più
importanti per l’effettiva integrazione dei migranti che vanno accolti e di
coloro ai quali la nostra Costituzione riconosce protezione. Sono certamente
importanti comunque – ha concluso il Capo dello Stato – ascolto reciproco e
interlocuzione costruttiva con il Governo centrale».
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