E' stata presentata oggi dal gruppo Pd in Senato la mozione n. 41 per chiedere che vengano ripristinati
i fondi del 'bando periferie', che, con il dl 25 luglio 2018, n. 91, convertito
dalla l. 108/2018, posticipa al 2020 le convenzioni sottoscritte per la
riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.
Oltre un miliardo i fondi tagliati, destinati dal
precedente esecutivo ai Comuni per il Programma straordinario di intervento di
riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, il cosiddetto “Bando
periferie”.
A presentare la mozione nell'aula di Palazzo Madama,
il Sen. Ferrazzi: "un miliardo e 600 milioni di euro cancellati con un
tratto di penna da questo Governo" ha esordito il senatore dem. "Gli avanzi
di amministrazione sono già nella disponibilità dei comuni. Il Governo non sta
provvedendo per nulla per risolvere questa questione. Vi conviene creare
disagio, avete tolto più di un miliardo di euro per poter disporre del reddito
di cittadinanza" - dice rivolgendosi ai senatori della maggioranza. "I sindaci rappresentano i cittadini, al di là del colore
politico". In tribuna, un gruppo di sindaci, una ventina, esprime il
proprio consenso applaudendo al termine dell'intervento del senatore dem per
poi urlare "vergogna" ed essere,
poco dopo, espulsi dall'aula per disposizione del presidente.
A prendere la parola poco dopo il Senatore Zanda
(pd): "l'espulsione dalla tribuna di sindaci che avevano indossato la
fascia tricolore mi ha molto sorpreso, il regolamento del Senato non stabilisce
di espellere dei visitatori per aver indossato la fascia tricolore, è
sorprendente".
Interviene, quindi, il Sen. De Poli, Questore del
Senato, spiegando che la prassi prevede il divieto per tutti i visitatori di
alzarsi in piedi in tribuna.
Tra i sindaci presenti in tribuna, il sindaco di
Albano Laziale e presidente di Anci Lazio, Nicola Marini, il quale ha spiegato
alla stampa: "Siamo stati invitati ad uscire dall'aula perché abbiamo
ritenuto di indossare la fascia tricolore. Eravamo lì come sindaci, in rappresentanza
delle nostre comunità e abbiamo espresso il nostro dissenso".
E' di pochi giorni fa l’assenza di Anci dalla
Conferenza unificata, sulla questione Decaro aveva spiegato: “la nostra posizione
sarà questa fino a quando il Governo non darà un segnale attraverso una nuova
norma che ripristini i fondi ai 327 comuni che avevano fatto un investimento
nelle periferie del nostro Paese. I comuni stanno procedendo con il ricorso al
Tar e, contemporaneamente, sollecitiamo le regioni (gli enti attraverso i quali
i comuni possono avanzare ricordi alla Corte e, ad oggi, sono Toscana, Puglia
ed Emilia Romagna) a fare ricorso alla Corte Costituzionale. E’ quello che stiamo facendo in queste ore
dopo aver interrotto i rapporti istituzionali con il Governo in Conferenza
Unificata e in Conferenza Stato-Città”.