Il Piano Nazionale Anticorruzione 2022 (Pna),
approvato lo scorso 16 novembre dall'Anac, ha ricevuto parere favorevole
dal Comitato interministeriale per la prevenzione e il contrasto della
corruzione e dell’illegalità nella Pubblica amministrazione, riunitosi a
Palazzo Chigi il 12 gennaio, su proposta del ministro della Pubblica
amministrazione, Paolo Zangrillo.
Il Piano, spiega Anac, rafforza l’antiriciclaggio
impegnando i responsabili della prevenzione della corruzione a comunicare ogni
tipo di segnalazione sospetta. Ci sono, poi, semplificazioni per i Comuni più
piccoli: le amministrazioni con meno di 50 dipendenti non sono tenute a
predisporre il piano anticorruzione ogni anno, ma ogni tre anni, vedono ridotti
anche gli oneri di monitoraggio sull’attuazione delle misure del piano,
concentrandosi solo dove il rischio è maggiore.
Per quanto riguarda la trasparenza dei contratti
pubblici, Anac ha rivisto le modalità di pubblicazione: non dovranno più
avvenire sui siti delle amministrazioni in ordine temporale di emanazione degli
atti, ma ordinando le pubblicazioni per appalto, in modo che l’utente e il
cittadino possano conoscere l’evolversi di un contratto pubblico, con allegati
tutti gli atti di riferimento.